Agahnim è un misterioso mago al servizio della Famiglia Reale in The Legend of Zelda: A Link to the Past. Svolge il ruolo di antagonista principale del gioco.
Biografia[]
In seguito al sigillo della Terra d'Oro da parte dei Sette Saggi, numerosi disastri si abbatterono su Hyrule. Agahnim, usando magie ignote, risolse i problemi che la terra allora doveva affrontare e divenne il consigliere più fidato del Re di Hyrule. Tuttavia, il misterioso mago tradì il sovrano e lo uccise, appropriandosi del Castello di Hyrule e facendo il lavaggio del cervello ai soldati. Successivamente, tramite un rituale, fece sparire le Sette fanciulle, discendenti dei Saggi, una dopo l'altra per rompere il sigillo.
L'ultima di queste è la Principessa Zelda che, tramite la telepatia, chiede aiuto a Link, discendente dei cavlieri, durante il suo sonno. Questi, si intrufola nel castello e salva la principessa dalle segrete, attraversando poi un passaggio segreto che li conduce al Tempio, dove Link affida Zelda al Fido sacerdote, per poi mettersi alla ricerca dell'anziano Sahasrahla, per poi cercare i tre Amuleti delle Virtù, necessari per estrarre la Spada Suprema. Nel mentre, Agahnim mette una taglia sulla testa di Link, accusandolo di aver rapito Zelda.
Dopo che Link ha estratto la Spada Suprema, Agahnim era intanto riuscito a localizzare la posizione della principessa ed i soldati invasero il tempio, portandola via e togliendo di mezzo il fido sacerdote. Quando Link riceve un altro messaggio di aiuto dalla principessa, è già troppo tardi.
Agahnim, in cima alla torre del castello, compì un'ultima volta il rituale di fronte agli occhi dell'eroe, spezzando infine il sigillo. Successivamente, rivela di che il suo intento era sin dall'inizio quello di appropriarsi della Triforza e svanisce dietro delle tende, solo per essere inseguito da Link e costretto ad uno scontro. Dopo aver subito abbastanza ferite dal giovane, il mago oscuro scompare e spedisce l'eroe in cima alla Piramide nel Mondo delle Tenebre, che un tempo fu la Terra d'Oro. Nel fratemmpo, aprì anche un portale tra i due mondi nel cancello del Castello di Hyrule.
Link, avventurandosi nel Mondo delle Tenebre, liberò le sette vergini, sottoforma di Cristalli, e aprì l'ingresso della Torre di Ganon, dove era sigillato il vero padrone di Agahnim. Sulla cima della torre, si scontrò nuovamente col mago, sconfiggendolo in maniera definitiva. Dal suo cadavere venne fuori Ganon, che si trasformò in pipistrello e fuggì all'interno della Piramide d'Oro, aprendo un varco sulla cima e portando così allo scontro finale.
Nella versione inglese viene rivelato che Agahnim non è solo un servitore di Ganon, ma anche un corpo che questi avrebbe usato per muoversi fuori dal suo sigillo.
Battaglia[]
Nella prima battaglia in cima alla torre del Castello di Hyrule, Agahnim attacca teletrasportandosi e lanciando incantesimi offensivi. Gli incantesimi principali sono sfere di energia che Link può respingere con la spada o con il Retino, dannegiando il mago. Deve però fare attenzione a non colpire i gruppi di sfere, poiché si divideranno in otto fiamme che andranno in otto direzioni diverse. Quando Agahnim si mette in cima allo schermo in posizione centrale lancerà dei fulmini verso il basso. Il mago è inoltre immune agli attacchi diretti della Spada Suprema e se Link lo sfiora, subirà una scarica elettrica.
Nella seconda battaglia in cima alla Torre di Ganon, Agahnim crea due sosia trasparenti che attaccheranno assieme a lui. Link deve concentrarsi solo ed esclusivamente sull'indirizzare le sfere di energia contro quello vero. In questa battaglia, il mago non usa più i fulmini.
Curiosità[]
- Il Mago citato nel manuale di Zelda II: The Adventure of Link è molto simile a Agahnim. Entrambi furono consiglieri del Re di Hyrule che ottennero la sua fiducia per i loro scopi personali.
- Agahnim è il primo nemico nella serie contro cui bisogna riflettere i colpi che lancia.